Provenendo da Roma e percorrendo la Strada Cassia, svoltando presso Monterosi
per la Strada Cimina si incontra Nepi. Nella storia di Nepi la presenza della nobile famiglia
Farnese è attestata da importanti opere di
Antonio da
Sangallo il Giovane. Da vedere sono gli imponenti
bastioni, con il Castello
Borgia ricostruito nel XV secolo sui resti di un maniero feudale. E'
visibile molto bene anche l'Acquedotto Settecentesco. La Cattedrale
dell'Assunta di Nepi ha origini antichissime: la sua fondazione
risale al V secolo, ma venne distrutto e riedificato più volte: l’attuale
edificio è del 1831. Al suo interno sono conservate alcune strutture ed un
portico di epoca Romanica, notevoli opere d’arte, come il sarcofago di S.
Romano della scuola del Bernini ed un trittico, opera di Giulio Romano. La
cripta, sorta su un antico tempio romano, risale al XII secolo ed è
attribuita a maestri lombardi. Il Palazzo Comunale appartiene al XVI secolo ed
è un grande edificio che termina con una balconata al centro della quale si
eleva una torre; nell’arcata centrale del portico bugnato si pone una
fontana, attribuita al Bernini. L’intero edificio è opera di Antonio da Sangallo
il Giovane, ma ricordiamo che il progetto originario fu eleborato dal Vignola
su commissione di Pier Luigi Farnese, ma venne terminato solo nel XVIII secolo.
Da vedere anche le Chiese di San Tolomeo, Sant'Eleuterio, San Pietro e
Santa Croce. I dintorni
di Nepi, attraversati dall’antica Via Amerina, sono altrettanto interessanti
e ricchi di memorie storiche: troviamo necropoli etrusco - romane, i resti
dell’anfiteatro e delle terme dei Gracchi, le Catacombe di S. Savinilla,
percorribili per alcune centinaia di metri sono su tre file sovrapposte e
comprendono un migliaio di tombe, sono visibili alcune iscrizioni funerarie
riferibili al IV secolo. Ricordiamo che è possibile visitare un piccolo
museo civico con reperti provenienti dalle numerose necropoli cittadine.
|