Il
piccolo villaggio, che la
leggenda vuole fondato da Porsenna, sorge ai confini settentrionali della
Tuscia, vicino alla Toscana, qui possiamo ammirare un bel panorama del Monte
Amiata e del territorio circostante. La sua origine antica è dimostrata dal
ritrovamento di sepolcreti etruschi. Da vedere la Rocca, restaurata e
potenziata sotto il pontificato di Adriano IV, ha pianta rettangolare e
presenta tre torri unite da un muro di cinta merlato. Nella Chiesa di San
Martino, di impianto gotico, si conservano affreschi del '300 - '400
attribuiti alla scuola di Piero Lorenzetti. La Parrocchiale del Santissimo
Salvatore custodisce alcuni affreschi del XIV secolo, il dipinto del '700
del Martirio di San Sebastiano e una statua lignea di San Rocco. Il Palazzo
degli Sforza, risalente al 1537, si fa apprezzare per il grande ed austero
portale bugnato, al suo interno vi sono anche alcuni affreschi di scuola
manieristica. Poco distante dal paese, in aperta campagna, si nota la Chiesetta
della Madonna del Giglio, edificata nella prima metà del '500 su una
precedente edicola del XIV secolo; alle pareti si possono notare affreschi
della scuola degli Zuccari. Vicino a Proceno sorge la frazione di Centeno,
che prende il nome per il fatto di essere al centesimo miglio sulla Cassia da
Roma. Fu sede della dogana pontificia fino al 1870. Degno di nota il fatto che
Galileo Galilei vi dimoṛ per circa venti giorni nel 1625, ma non era in
viaggio di piacere, in quanto doveva arrivare a Roma per essere giudicato dal
Santo Uffizio.
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