Riserva Naturale Monte Rufeno 

Il territorio occupato dalla Riserva è di 3000 ettari, prevalentemente ricoperto da boschi e coltivazioni. Questo angolo di paradiso ospita un'infinità di essenze vegetali, fiori di mille colori che disegnano i campi ed il sottobosco, alberi ad alto fusto tra caduchi e sempreverdi. Il territorio ha l'aspetto morfologico tipico della Tuscia, con dislivelli di oltre 500 metri tra la cima di Monte Rufeno (circa mt 700) e la fascia collinare e il fiume Paglia (circa mt 200) sottostanti.

Ricca la fauna: tra gli uccelli sono presenti diverse specie di rapaci diurni e notturni quali il Biancone (Circaetus gallicus), il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), lo Sparviero (Accipiter nisus), l'Allocco (Strix Aluco) e l'Assiolo (Otus scops). I boschi e gli arbusteti sono popolati da diverse specie di picchi, cince, tordi, luì e altre silvie,Eccolo che attraversa! insieme a ghiandaie, tortore e colombacci. Da segnalare il raro Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus), e lungo il fiume la presenza dei coloratissimi Gruccione (Merops apiaster) e Martin pescatore (Alcedo atthis), oltre ad aironi ed altri uccelli acquatici. Tra i mammiferi sono da ricordare l'istrice (Hystrix cristata), il Tasso (Meles meles), la Martora (Martes martes) ed altri mustelidi. Frequenti anche cinghiali e caprioli, mentre il Lupo (Canis lupus) transita occasionalmente all'interno dell'area protetta. La ricchezza e la qualità delle acque delle zone umide all'interno della Riserva è testimoniata dalla presenza della rara Tartaruga d'acqua dolce (Emys orbicularis), della Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina tergiditata), del Granchio di fiume (Potamon fluviatile) e del Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes).

La flora, grazie alla particolare collocazione geografica di Monte Rufeno, è particolarmente ricca. Ricordiamo, oltre a numerose specie di orchidee, ilFiore giglio rosso (Lilium bulbiferum ssp. croceum), il narciso dei poeti (Narcissus poaeticus), e l'unica stazione nel Lazio di erba scopina (Hottonia palustris), una pianta acquatica considerata vulnerabile in Italia. Troviamo, inoltre, una delle stazioni più meridionali del brugo (Calluna vulgaris), pianta rarissima nel Lazio, e una delle più settentrionali del farnetto (Quercus Frainetto) e del melo ibrido (Malus florentina). Da citare infine il frassinello (Dictamnus albus) e la crespolina etrusca (Santolina etrusca). La componente micologica è ricca e varia annoverando tra l'altro una nuova specie (Tricholoma rufenum) rinvenuta e studiata all'interno della Riserva.

Alcuni casolari acMuseo del Fiore - giochicolgono le attività ricettive con una ventina di posti letto e una trattoria campestre con prodotti tipici del bosco. Escursioni e trekking per tutte le età con percorsi e tempi differenziati. All'interno della riserva si  può visitare il Museo del Fiore, sono catalogati tantissime specie di fiori, ci sono delle postazioni multimediali e vi sono esposti alcuni pugnaloni di Acquapendente. Le sezioni tematiche del museo sono: introduzione al mondo del fiore, i fiori nella Riserva di Monte Rufeno, la morfologia del fiore, insetti e fiori, le curiosità nei fiori, i fiori e l'uomo, inoltre ci sono dei giochi didattici per la gioia dei bambini.

 Centro Visite: Acquapendente, via Cassia  Per Informazioni: tel. 0763.73.36.42

Go Home