Esistono diversi tipi di cercametalli:
Noi parleremo dei primi, senz'altro i più diffusi nell'uso
dai detectoristi.
Quest'hobby necessariamente va praticato con uno strumento: Il Metal Detector.
Questo strumento fu creato per scopi militari per individuare mine antiuomo e
anticarro, e solo in seguito fu utilizzato in ambito civile. La costruzione
del primo prototipo avvenne, per mano del Dott.
Gerard Fischer, tra la I^ e la II^ Guerra Mondiale.
Il
Metal Detector è composto da una
testa ricercante (o piastra), un'asta con cavo e un box comandi. La piastra di
forma circolare o ellittica è l'antenna trasmittente e ricevente dello
strumento. Al suo interno di solito c'è un preamplificatore e due bobine
(clicca
sull'esempio).
Nel box comandi, invece, è alloggiata la circuiteria con il processore e
l'amplificatore. Il Cercametalli emette delle onde elettromagnetiche
attraverso la bobina alloggiata nella piastra e a secondo di come queste
"rimbalzano" sul terreno è in grado di verificare la presenza o meno di
oggetti metallici sotto terra.
Ritornando alle piastre di ricerca, le dimensioni di queste possono variare
notevolmente. Le teste si misurano in pollici, le misure più comuni variano da
8" fino ad arrivare a 18". Chiaramente più la testa di ricerca è grande,
maggiore sarà la profondità di ricerca nel terreno.
Ma quanta penetrazione possiede un metal detector?
Beh questa è la domanda che tutti gli appassionati si pongono. Tale misura
dipende in primis dalle dimensioni della piastra e dalla sua forma, ma anche
dalla potenza dell'amplificatore, dalle frequenze emesse dallo strumento (più
bassa è la frequenza e più penetrante è l'onda elettromagnetica), dalle
condizioni di mineralizzazione del terreno, dalle dimensioni dell'oggetto che
cerchiamo, dal software di gestione e dalla potenza del processore che deve
essere abbastanza veloce per gestire le informazioni che pervengono dalla
testa ricercante.
In proposito, pensiamo agli strumenti multifrequenza, ormai di uso comune:
questi emettono contemporaneamente onde elettromagnetiche di differenza
lunghezza d'onda e poi devono captare le risposte e tutto questo molte molte
volte in un secondo. Alcune di queste onde penetrano più in profondità altre
si fermano più in superficie ma se c'è un oggetto metallico "rimbalzano" e
tornano indietro a questo punto le informazioni vanno elaborate e se positive
passano attraverso un amplificatore dove giungono a noi attraverso una cuffia
o altoparlante. E' il famoso "BIP BIP" del nostro amato cercametalli che ci
sta dicendo che sotto c'è qualcosa di buono!
Comunque per la profondità di ricerca, per oggetti delle dimensioni di una
moneta siamo intorno ai 10-35 cm e più le cose sono grandi maggiore sarà la
penetrazione di ricerca anche 60 cm o più per oggetti molto molto grandi.
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Il terreno di ricerca è un'altro
fattore da tenere sempre sott'occhio, possiamo distinguere vari tipi di
terreno:
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Sabbioso
-
Sabbioso con ferro
-
Argilloso
-
Sassoso
-
Con cocci
-
Campo arato
-
Sottobosco humus
ecc. ecc.
E' inutile dire che il sabbioso con ferro delle spiagge è il terreno dove lo
strumento viene messo a dura prova, alcune volte il suono è pressoché
continuo. Ma anche il sassoso è duro per un detectorista, infatti oltre a
perdere centimetri preziosi, il gesto che si compie per evitare gli ostacoli
non è sempre lineare e morbido.
Comunque per la profondità vi sono tante variabili che entrano in gioco e non
staremo ad elencarle tutte.
Passiamo alla tecnica comune di ricerca, questa è detta "Motion", perchè si
deve oscillare il braccio del metal a destra e a sinistra davanti a noi con la
piastra sempre parallela al terreno
(vedi
figura). In questo modo si otterranno suoni di qualche metallo nascosto.
Quando il nostro Metal emette un suono, si torna indietro e si passa più volte
la piastra sull'oggetto, in questo modo abbiamo modo di capire di quale
oggetto può trattarsi. I più comuni Cercametalli possiedono un discriminatore
che ci permette, se vogliamo, di scartare il ferro dagli altri metalli più
conduttivi e quindi più interessanti per le nostre ricerche. Dal suono si può
capire di che metallo è fatto l'oggetto, ma questa analisi deriva
dall'esperienza, dallo strumento, dal tipo di terreno e dalla natura e
posizione dell'oggetto. Per esempio se sotto al terreno c'è una moneta, vi è
notevole differenza se questa si trova in posizione (rispetto alla testa
ricercante del metal detector) orizzontale o verticale. C'è da dire, che con
l'uscita di strumenti sempre più evoluti e dotati di display a cristalli
liquidi, capire di che natura sia l'oggetto sotto terra è molto facile, ce lo
dice direttamente lo strumento senza bisogno di analizzare il tipo di suono.
Molti "vecchi" del settore però continuano con questo metodo è come essere
privati del fiuto del cercatore. Credetemi il fascino del suono che sembra
musica per gli orecchi è sempre meglio di un display lampeggiante.
A questo punto localizzato l'oggetto che ci sembra "buono" dobbiamo centrarlo
con il pin-point che è una funzione che ci permette di centrare perfettamente
l'oggetto. E adesso? Dobbiamo scavare, ci terremo qualche centimetro indietro
per non danneggiare l'oggetto e giù FORZA... FORZA!!!
Ecco qui, nelle nostre mani è il piacere della grande
scoperta. Il momento più bello e piacevole che rimane per sempre! |