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Internet 1999
(copyright Albacoop)

Come nasce Internet
Internet nasce negli anni '60, in piena guerra fredda, dal progetto ARPA (Advanced Research Projects Agency). L'idea di base è estremamente semplice: Non esisteva un nodo centrale di comunicazione, in quanto la sua distruzione per un eventuale attacco atomico Sovietico avrebbe compromesso l'intero network (rete di comunicazione). Cosicché si optò per una rete "periferica", cioè con tantissimi nodi sparsi sul territorio: Nacque Arpanet, una rete prettamente militare. Dal 1972 iniziò una impressionante moltiplicazione di nodi e anche le Università e gli enti di ricerca dettero un contributo notevole al suo sviluppo. Nel 1983 si distaccò la sezione militare, dando vita alla rete delle reti, Internet.
Come è strutturata la rete
Dovete pensare come se fosse una cartina stradale; disseminata di vicoli, strade, autostrade informatiche. I paesi o le città sono appunto i nodi (detti pop, point of precence), luogo d'incontro delle strade informatiche, cioè centri di indirizzamento e smistamento delle informazioni.
Come funziona
Il problema principale dei ricercatori era quello di riuscire a far dialogare tra di loro tutti i computer collegati alla rete, ciò non era facile perché esistono diverse tipologie di macchine informatiche configurate con diversi sistemi operativi: Macintosh, Unix, Windows nt, reti aziendali; La soluzione fu quella di adottare un protocollo unico (TCP/IP, cioè Transfert Control Protocol/Internet Protocol), una specie di lingua universale comprensibile a tutti i computer.
Il concetto non è difficile: Pensiamo ad un documento da inviare ad un utente negli USA, quando cliccheremo (spingeremo il tasto del mouse) su invio, il nostro computer spezzerà il documento in diverse parti e le invierà in successione sulla rete con precise regole, l'utente dall'altra parte del globo riceverà i "tasselli" anche in modo casuale ma il protocollo comune sarà in grado di ricostruire perfettamente il documento; è come se il computer ricevesse una scatola di puzzle da ordinare ma anche le regole per farlo. Vi domanderete, ma perché se io invio i "tasselli" del documento in successione, al destinatario non arrivano ugualmente in successione? Se io devo andare a Parigi sceglierò la strada più breve, Internet non funziona così infatti il percorso dei vari pacchetti dati (tasselli) è imprevedibile, possono intraprendere anche strade molto lunghe prima di arrivare, per esempio passare dall'Asia fin in Giappone percorrere un tratto satellitare giungere a Los Angeles passare per parecchie città ed infine giungere a New York dove si trova il destinatario; c'è un proverbio che suona così beati gli ultimi perché saranno i primi, in Internet ciò può accadere nel senso che l'ultimo pacchetto dati potrebbe arrivare per primo.
Di che cosa ho bisogno per collegarmi ad Internet
Stando a casa, noi possiamo dialogare con il nostro computer con milioni di utenti sparsi in tutto il mondo, ma di che strumenti devo disporre? Allora, innanzitutto devo avere un computer (i pentium III vanno benissimo), un modem, un telefono, un abbonamento ad Internet.
Il modem può essere interno (scheda interna al computer) o esterno, in pratica una scatolina con delle lucine collegata al computer tramite una porta seriale (di solito la COM1), tra i due non c'è differenza di prestazioni solo di prezzo, infatti il modem esterno costa di più. Il modem per funzionare deve necessariamente essere collegato alla presa del telefono. A questo punto devo avere un accesso ad Internet tramite un Service Provider (fornitore di accessi), cioè devo vedere se nella mia zona c'è un nodo Internet, infatti è preferibile avere l'accesso nello stesso settore in modo tale, si pagherà solo la telefonata urbana. Si! Questa è la grande opportunità che offre Internet, girare il mondo al costo di una telefonata urbana.

Costi che devo sostenere per accedere ad Internet:
Computer £ 2.000.000;
Modem £ 120.000;
Abbonamento Service Provider £ 0 tutto l'anno;
Costo telefonate urbane £ 590 circa all'ora dopo le 18.30 (con riduzione 50% Telecom);

Chiaramente questo è l'hardware (elettronica, parte fisica), infatti dovrò disporre anche del software (programmi) per "navigare" in Internet. I principali programmi di navigazione sono Microsoft Internet Explorer 4.7 e Netscape Communicator 4.7, attualmente sono in fase di test (versioni beta) la versione 5 per entrambi. Questi programmi sono anche chiamati Browser.
Impariamo a navigare
Sapete perché si usa questo termine? Beh, perché le pagine Web (pagine che contengono testo, immagini, suoni o animazioni) sono strutturate come Hyper Text, cioè, quando sfogliamo un libro lo leggiamo dall'inizio alla fine senza saltare pagine, quindi faremo un percorso lineare, in Internet io posso "saltare" da una pagina all'altra a mio piacimento. Si parla appunto di navigazione in quanto parto da un punto ben preciso e "approdo" in vari punti navigando o percorrendo la rete. Infatti mentre io sfoglio un libro questo ce l'ho fisicamente in mano, in Internet le pagine saranno sparse su tutta la rete e io saltando approderò in vari "porti virtuali" lontani spesso tra di loro.
Introduciamo un altro concetto, lo spazio virtuale: Non è altro che un luogo non fisico ma immaginario in cui lo spazio e il tempo non hanno modo di esistere. E' come la nostra fantasia, è come quando sogniamo, questo è Internet un luogo immateriale ma estremamente realistico allo stesso tempo.

Dicevamo dei programmi di navigazione:
Una volta lanciato il programma, la cosa principale da fare è immettere l'indirizzo Internet, ma come facciamo a sapere quale pagina ci interessa veramente in mezzo a milioni di siti web (il sito o home page è la "copertina" che al suo interno contiene una serie di argomenti o pagine)?
Ci sono in soccorso i cosiddetti motori di ricerca, ecco gli indirizzi di alcuni di loro:
http://www.altavista.com

http://www.virgilio.it

http://www.hotbot.com

http://www.lycos.com

http://www.yahoo.com
Come vedete l'indirizzo è quasi sempre preceduto da http che vuol dire Hyper Text Transfer Protocol, è un protocollo in grado di gestire le risorse ipertestuali. Troviamo, poi, quasi in tutti gli indirizzi www che vuol dire World Wide Web (introdotto dal Cern di Ginevra), in pratica è un metodo di semplificazione della navigazione ipertestuale. Poi viene l'indirizzo vero e proprio ad esempio altavista, seguito dal suffisso com il quale non è altro che il dominio di appartenenza di quella risorsa.
Seguono vari suffissi di appartenenza:
.edu enti di ricerca e sviluppo

.com organizzazioni commerciali

.gov enti governativi

.mil enti militari

.net enti di gestione della rete

.org associazioni non-profit

.it .fr .uk esempi di suffissi nazionali
I motori di ricerca funzionano con delle parole chiavi, se ad esempio dovremo ricercare i siti riguardanti un cantante immetteremo "testi canzoni musica Ligabue" ed apparirà una lista di links (collegamenti) che contengono i testi delle canzoni di Ligabue. Detto così è semplice, però purtroppo, le cose non stanno proprio in questi termini, in quanto molte volte appaiono dei siti che con l'argomento ricercato c'entrano poco o per niente, solo l'esperienza, la scelta del motore di ricerca più adatto e l'uso di indicatori booleani (ad esempio and, or, not interposti tra le parole da ricercare) aiutano a fare una ricerca affinata.
Cosa c'è in Internet
C'è tutto! :-) ............. questo simbolo viene utilizzato come sorriso o smile nelle chat che sono luoghi per incontrare e parlare con gli amici della rete.
Si! Su Internet possiamo avere qualsiasi tipo di informazione, esempi: notizie in tempo reale, orari di treni ed aerei, possiamo visitare virtualmente il luogo delle nostre vacanze e magari se ci piace prenotare l'albergo, possiamo vedere l'azione da gol di Mancini la domenica, possiamo vedere e sentire il dj della nostra radio preferita, possiamo avere le basi musicali dei nostri cantanti preferiti, possiamo vedere le foto di Pamela Anderson o di Claudia Shiffer, possiamo vedere le caratteristiche di una moto o di una macchina e ordinarla persino!, possiamo acquistare cd che in America costano meno, possiamo "scaricare" programmi, possiamo dialogare nelle chat e conoscere pure qualche "gringhella/o" interessante, possiamo fare ricerche storiche, di studio, di lavoro, di luoghi, possiamo fare degli atti di pirateria informatica (violazioni di banche dati riservate), possiamo vedere i dieci più ricercati d'America e le relative taglie, possiamo telelavorare, possiamo vedere in anteprima il programma di fiere e spettacoli.................. insomma possiamo fare un infinità di cose.
Posta elettronica, chat, newsgroup
La posta elettronica o e-mail è l'uso più comune di Internet ed è lo scambio di messaggi privati tra persone collegate in rete. E' necessario conoscere la "casella postale" del destinatario, dopodiché si scrive il testo del messaggio e si invia la "lettera elettronica" e non si devono aspettare giorni per riceverla, infatti il tutto avviene in tempo-reale. Un esempio di indirizzo può essere ad esempio il mio: albacoop@thunder.it in pratica è composto da un nome di fantasia o reale seguito dalla "chiocciola" ed il nome del server (computer di riferimento) che di solito coincide con il nome del service provider.

Le chat sono luoghi di incontro tra le persone, si può parlare di tutto e essere chiunque. Nelle chat ci sono delle rooms, cioè stanze dove si può parlare di un argomento in generale, oppure di un argomento specifico, se ne possono creare anche di nuove. Chi frequenta le chat si deve mettere un nick (nome di fantasia). I programmi di riferimento sono Microsoft Chat 2.01 e Mirc 5.41, quest'ultimo in particolare è più versatile, ma anche più difficile da usare, tuttavia protegge molto da eventuali attacchi informatici contro il vostro computer.

I newsgroup sono gruppi di discussione su argomenti molto specifici, ad esempio ne esistono alcuni sulla storia, lingue, hardware, telefonini cellulari, sport, calcio, tennis, nuoto, istituzioni pubbliche, musica, film, ecc. In particolare si può chiedere ad altre persone degli help (aiuti) su un determinato argomento e riceverne quasi subito la risposta.

Tra le curiosità posso dire che si può telefonare ad un altra persona con cuffia e microfono ed una scheda sonora (la Sound Blaster pci 128 va benissimo), al costo di una telefonata urbana! Roma - NewYork sai le cose che ti puoi dire senza che ti debba preoccupare della bolletta telefonica! Ci si può persino vedere, se si dispone di telecamerina (costo intorno alle £ 250.000). Si possono prendere anche dei virus da Internet, anche se ciò è estremamente difficile che accada, però dovremo per sicurezza disporre di un antivirus.
Tra le cose più assurde che io ricordi ce n'è una... non so come definirla... Comunque una volta mi imbattei per caso in un sito particolare: C'era una telecamerina e trasmetteva una immagine che non riuscivo a decifrare bene ... poi... interpretando l'americaneismo e le autolodi che si faceva l'hacker (pirata informatico) capii che si trattava di un cesso pubblico NewYorchese e la telecamera era piazzata dentro la tazza del cesso!!! E' incredibile ma accade anche questo!
Altro episodio curioso: Frequentavo assiduamente una chat, piena di persone molto interessanti, feci amicizia con una persona del Texas, beh il fatto è che dopo delle ricerche incrociate fatte con l''ndirizzo di posta elettronica suo e le White Page americane riuscì a scoprire il suo cognome, numero di telefono e il nome del marito! Vi domanderete beh che c'é di strano? Il fatto che negli States la privacy non esiste proprio! Per fortuna noi siamo ancora lontani da questo! (Mica Tanto, però!!! ndr.)

Siete pronti a navigare?
Ok! "Iammo a navigà!!!".